5 abitudini igieniche non igieniche da abbandonare subito

Ognuno di noi ha delle abitudini diverse in fatto di igiene personale e di pulizia dell’ambiente che ci circonda, tanto che non è raro trovarsi a discutere sulla maniera più giusta di fare il bucato o la frequenza con cui andrebbero lavati i capelli.

Eppure, ci sono alcune pratiche che comunemente facciamo per proteggerci da germi e batteri, che, in realtà, sono controproducenti.

Nell’articolo di oggi abbiamo preso spunto dai risultati di una ricerca svolta in Inghilterra su un campione di donne, che ha individuato le 5 pratiche igieniche non igieniche che tutti facciamo e che dovremmo evitare. Quello che scriviamo è adatto a tutti, a prescindere dall’età (per approfondire le corrette abitudini igieniche dei bambini, consultare l’articolo di Elle).

5 abitudini igieniche da abolire subito

Ecco di seguito le pratiche sbagliatissime dal punto di vista igienico che sono radicate nella nostra routine quotidiana, ma che andrebbero assolutamente evitate perché producono l’effetto contrario. I motivi che accomunano queste azioni sono legati alla mancanza di tempo, alla scarsa conoscenza degli effetti gravi che portano o semplicemente al poco interesse.

La prima è l’utilizzo di salviette o fazzoletti umidificati come sostituto della doccia: ci illudiamo di pensare che prodotti di questo tipo possano igienizzare la nostra pelle come acqua e sapone, ma anzi, l’uso ripetitivo altera il PH della pelle e potrebbe causare fastidiose irritazioni. Non diciamo di doverle abolire completamente, perché possono tornare utili in casi di emergenza o di mancanza di tempo, ma è bene essere consapevoli del fatto che si tratta soltanto di un palliativo con un’efficacia molto inferiore a quella del lavaggio con acqua.

La seconda pratica scorretta è quella di lavarsi i denti meno spesso del dovuto e in momenti della giornata sbagliati. Se anche ci dedichiamo alla cura dei denti tre volte al giorno, come consigliano i dentisti, il nostro lavoro sarà vano se non lo facciamo prima della colazione. A molti il fatto di lavarsi i denti poco prima di doverli “sporcare” facendo colazione sembra un’assurdità, perciò si tende a posticipare al momento successivo al pasto. È stato però dimostrato che, durante la notte, nel cavo orale si formano dei batteri, che andrebbero eliminati prima del consumo di cibi e bevande proprio per evitare di deglutirli. Per parlare di tutte le abitudini igieniche scorrette nella cura dei denti ci sarebbe da scrivere un libro. Non scenderemo nel dettaglio dei prezzi degli interventi ortodontici (ma basta consultare il listino prezzi degli impianti dentali per rendersi conto di quanto può essere costoso un intervento), ma approfondiremo le poche semplici norme di corretta igiene orale per evitare le costose sedute dall’odontoiatra.

Un altro consiglio è quello di evitare di utilizzare il diffusore di aria calda per asciugare le mani nei bagni pubblici e di preferire gli asciugamani di carta. È infatti diffusa l’idea che toccare gli oggetti presenti negli spazi comuni sia poco igienico, per cui l’aria che viene emessa da questi macchinari ci dà la sensazione di aver evitato il contatto con le possibili contaminazioni; in realtà, seppure non visibili, nei diffusori c’è una quantità di batteri molto superiore, perché non vi è mai ricambio d’aria nelle toilette pubbliche e questi apparecchi, sputando fuori sempre la stessa, contaminano inevitabilmente le nostre mani.

L’altra pratica da abolire quando ci troviamo nei bagni pubblici è, soprattutto per le donne, l’utilizzo della carta igienica per ricoprire la tazza del wc. È molto più conveniente farne a meno, perché germi e batteri riescono a sopravvivere di più sulla carta che troviamo nella toilette, piuttosto che sulla superficie di ceramica. Le tavolette dei wc sono pensate appositamente per impedire la proliferazione dei batteri grazie a forma e materiale, perciò oltre che essere inefficace, questa pratica ci espone a molti più rischi per la salute.

Un’ultima cattiva abitudine per l’igiene personale è quella di utilizzare fazzoletti di stoffa per il naso. Questa azione che ci è stata insegnata dalle nostre nonne sarebbe, in realtà, da evitare. Il motivo è che il fazzoletto di stoffa riposto in tasca viene in contatto con una serie di batteri che raccogliamo tramite altri oggetti come le chiavi di casa o le monete, per poi tornare ad essere utilizzato nella zona di naso e bocca. Come è facile intuire, lasciare in tasca un fazzoletto per molto tempo non fa altro che aumentare le possibilità di contaminazione con agenti batterici esterni, molto di più di un fazzoletto di carta, il cui uso si limita ad un paio di volte. L’OMS fa campagne di prevenzione per educare i bambini all’uso di fazzoletti di carta da buttare via addirittura dopo ogni singolo utilizzo.

Con queste informazioni, smetterete di praticare queste cattive abitudini igieniche non igieniche?

Di celeste