Chirurgia Refrattiva contro i problemi di vista

La chirurgia refrattiva è il metodo principale per la correzione di diversi difetti visivi e si posiziona come uno dei più vantaggiosi. Le tecniche laser sono mininvasive e consentono un recupero rapido e questo le rende preferibili, quando possibile, rispetto ad altre tecniche tradizionali.

Negli anni Ottanta e Novanta i primi laser a eccimeri hanno rivoluzionato la chirurgia refrattiva che ha continuato ad evolversi fino ad oggi. In questo articolo cercheremo di affrontare ogni incertezza sul tema così da permettere a tutti di prendere una decisione informata. In questo modo ciascuno potrà, secondo le proprie specifiche esigenze, decidere se sottoporsi o meno a un intervento di chirurgia refrattiva.

Quali sono i vantaggi della chirurgia refrattiva per la vista?

Questo tipo di chirurgia offre vantaggi davvero importanti e che devono essere ben messi in luce. Per prima cosa è una tecnica adattabile a diverse fasce di età e stili di vita diventando un’opzione valida in moltissimi casi. Inoltre, la precisione del laser e le misurazioni pre-operazione permettono di creare routine di intervento specifiche per ogni paziente. La chirurgia refrattiva è, anche, minimamente invasiva e questo vuol dire meno traumi e rischi rispetto a procedure chirurgiche diverse e quindi una migliore integrazione nella vita del paziente.

La chirurgia refrattiva mediante il laser a eccimeri rappresenta una tecnologia all’avanguardia che permette di rimodellare la cornea in modo preciso ed efficace. Grazie a questa procedura, piccole parti di tessuto corneale sono eliminate con estrema precisione, consentendo una correzione mirata dei difetti visivi.

Uno degli aspetti fondamentali di questa tecnica è il sofisticato software di tracking che accompagna il laser. Questo sistema avanzato è in grado di rilevare e compensare con grande sensibilità i movimenti involontari dell’occhio che possono verificarsi durante il trattamento, anche se il paziente mantiene lo sguardo fisso. Questo costante monitoraggio e adeguamento dei movimenti garantisce che l’intervento sia rapido e accurato. Un’ansia comune tra molti pazienti riguarda la possibilità che un piccolo movimento della testa o degli occhi possa avere conseguenze negative sull’intervento.

Tuttavia, come afferma il centro medico Mythril, grazie a specifici macchinari il chirurgo è capace di seguire i movimenti dell’occhio con una frequenza impressionante di mille volte al secondo, assicurando una precisione elevata e una correzione ottimale. Inoltre, viene impiegato un sofisticato sistema di tomografia ottica a radiazione coerente (OCT) per catturare immagini ad altissima risoluzione della cornea e misurarne lo spessore prima e durante il trattamento. Questo aggiunge un ulteriore livello di sicurezza e precisione alla chirurgia refrattiva con laser a eccimeri.

I principali usi della chirurgia refrattiva

La chirurgia refrattiva permette di rimodellare la cornea con l’obiettivo di correggere o notevolmente ridurre i difetti refrattivi della vista, come miopia, ipermetropia, presbiopia o astigmatismo. I risultati di questa procedura sono permanenti e si rivelano indicati nel 70% dei casi. Proprio per questo la chirurgia refrattiva rappresenta una soluzione straordinaria per molte persone, consentendo loro di vedere il mondo con chiarezza e senza barriere visive.  La chirurgia refrattiva rappresenta una valida opzione per coloro che hanno un difetto visivo stabile da almeno 1-2 anni e se il pazienta ha raggiunto la maggiore età.

Solo in alcuni casi le patologie del paziente o le ametropie particolarmente elevate controindicano l’utilizzo del laser per risolvere i difetti visivi e allora si interviene con l’impianto di lenti intraoculari.

Quali sono le principali tecniche di chirurgia refrattiva?

Per concludere: quali sono le tecniche principalmente utilizzate nella chirurgia refrattiva? Vediamole insieme:

  • Lasik;
  • PRK.

Ogni tecnica ha i suoi vantaggi e considerazioni specifiche, e lo specialista potrà determinare quale procedura è più adatta al caso specifico. In questo modo ogni paziente potrà avere il massimo effetto minimizzando i rischi.