Se sei un imprenditore, probabilmente hai già un sito. Magari è anche “bello”, ma non porta le visite e i contatti che ti aspetti. Non è colpa tua: il modo in cui Google presenta i risultati è cambiato in fretta, complice l’intelligenza artificiale. 

Oggi non basta più esserci online; serve un sito web ottimizzato per la SEO moderna, cioè pensato per farsi capire da Google e soprattutto, per essere utile alle persone che cerchi di raggiungere.

Ma cosa significa un realizzare sito web ottimizzato SEO?

SEO significa ottimizzazione per i motori di ricerca: in pratica tutto ciò che aiuta le tue pagine a comparire in bella evidenza su Google o Bing, quando un potenziale cliente cerca ciò che offri. La SERP è la pagina dei risultati di Google, quella dove competi con gli altri siti del tuo stesso settore. 

Negli ultimi tempi sono comparsi box riassuntivi generati dall’AI (le cosiddette “AI Overviews”), schede ricche di particolari, domande correlate intorno all’argomento ricercato e molti altri elementi che premiano i contenuti davvero chiari, completi e verificabili.

Tradotto in parole semplici, il tuo sito deve parlare il linguaggio dei clienti e quello di Google allo stesso tempo. 

Niente tecnicismi inutili, ma concetti chiave sì: i Core Web Vitals (metriche che misurano velocità e stabilità delle pagine), l’EEAT (esperienza, competenza, autorevolezza e affidabilità, insomma perché dovremmo fidarci di te) e una buona architettura informativa (l’ordine logico con cui organizzi pagine e menu, così chi cerca trova subito quello che gli serve). 

Questa guida è pensata per portarti da “ho un sito” a “il mio sito genera richieste di preventivo e vendite”. 

Capirai come progettare contenuti che rispondono alle domande dei clienti, come strutturare le pagine perché Google le capisca al volo e come mettere in ordine gli aspetti tecnici senza impazzire (anche se usi WordPress e non ti consideri “smanettone”). 

Obiettivo finale? Un sito che le persone apprezzano, che Google premia e che i tuoi dipendenti possano aggiornare senza particolari difficoltà. 

Parola agli esperti

Vista la complessità dell’argomento e della necessità di trattarlo in maniera completa e comprensibile anche ai meno tecnici, abbiamo deciso di consultare Riccardo Binaco, founder dell’azienda Digital Web Italia, che si occupa della realizzazione di siti web a Roma ottimizzati per i motori di ricerca e che è stato testimone di tutti i cambiamenti avvenuti in questa materia sin dal lontano 2006.

Il primo consiglio? Inizia da te…

Inizia da te

Prima di iniziare a realizzare (o a far realizzare) il tuo sito web aziendale, chiarisci due cose: dove vuoi arrivare e a chi vuoi parlare. 

Decidi se il tuo obiettivo è ottenere richieste di preventivo, vendite o prenotazioni e descrivi con parole semplici chi è il tuo cliente tipo (settore, bisogni, dubbi): queste scelte determinano tono, struttura delle pagine e inviti all’azione. 

Subito dopo, lavora su messaggio e sulla fiducia: spiega in poche righe perché scegliere te, quali problemi risolvi e cosa ti rende diverso, poi sostienilo con prove concrete, testimonianze con nome  e casi reali raccontati con uno schema chiaro (problema → soluzione → risultato). 

Metti il tuo nome e volto dove conta (bio breve, foto professionale, link ai profili e contatti verificabili): così chi arriva capisce subito se è nel posto giusto e perché dovrebbe fidarsi e contattarti.

 

Progetta la struttura del sito in maniera logica

Pensa al tuo sito come una sorta di mappa, nella quale i visitatori riescono facilmente a trovare la strada giusta per ottenere le info o i prodotti che cercano.

Nel menu principale metti solo le voci davvero utili e chiamale con parole semplici: Home, Servizi o Prodotti, Prezzi (se li comunichi), Blog, Contatti. 

Ordinale come farebbe un cliente nel suo percorso naturale: prima capisce cosa fai (Servizi/Prodotti), poi guarda quanto costa (Prezzi), approfondisce (Blog/Guide) e infine ti scrive (Contatti). 

Ogni servizio importante merita una pagina dedicata: evita pagine “tutto in uno”, perché confondono chi legge e diluiscono la rilevanza su Google. 

Le etichette devono essere chiare (niente inglesismi o sigle incomprensibili) e i sotto-menu vanno usati con misura: uno o due livelli bastano, altrimenti chi naviga si perde. 

Mantieni gli indirizzi delle pagine (le URL) corti e logici, ad esempio tuosito.it/servizi/consulenza è più facile da ricordare e aiuta i motori di ricerca a capire l’argomento. 

Aggiungi un “percorso” sulla pagina tipo Home > Servizi > Consulenza (sono le breadcrumb, cioè il filo di Arianna che indica dove ti trovi). 

Sul mobile il menu dev’essere essenziale: pulsante Contatti/Preventivo sempre visibile, bottoni grandi e niente effetti pesanti che rallentano. 

Se lavori a livello locale, crea pagine specifiche per città o zone (es. tuosito.it/servizi/consulenza-milano): racconta di esempi reali di progetti in quell’area, inserisci indirizzo e telefono coerenti ovunque e una mappa; evita di clonare la stessa pagina cambiando solo il nome della città, perché Google e gli utenti lo notano. 

Nel footer ripeti i link chiave (Contatti, Servizi, Blog) e metti le pagine obbligatorie per la compliance (Privacy, Cookie, termini e condizioni, spedizioni e resi, ecc…) per tenere pulito il menu in alto. 

Regola d’oro: se una voce non aiuta un cliente a capire, decidere o contattarti, probabilmente non deve stare nel menu principale.

Le pagine fondamentali: cosa inserire

  • Home: promessa chiara, servizi principali, prove sociali (recensioni), call to action.

  • Servizi/Prodotti: benefici, come funziona, prezzo o range di prezzi, domande frequenti, contatto.

  • Casi studio: problema → soluzione → risultato (numeri, se puoi).

  • Blog/Guide: consigli pratici, esempi, immagini originali.

  • FAQ: risposte brevi alle domande più comuni.

  • Contatti: telefono cliccabile, email, modulo semplice, mappa

 

Intenzioni di ricerca e contenuti: 2 pilastri del sito

Affinché le tue pagine siano rilevanti per i motori di ricerca, devi cercare di inserire contenuti di qualità al tal punto da catturare i click degli utenti per le loro intenzioni di ricerca.

Per scegliere le parole giuste, parti da quelle che usano i tuoi clienti quando cercano su Google: frasi semplici e concrete, spesso legate al luogo (ad esempio “dentista pediatrico a Torino”, “consulenza fiscale per società sportive Roma”). 

Questi termini rappresentano le “keyword”, cioè i termini esatti che le persone digitano. Questo non significa inserire come se non ci fosse un domani  il maggior numero di parole chiave in ogni pagina. Questa pratica è obsoleta e non funziona più da anni.

Si tratta invece di catturare le intenzioni di ricerca e partire da queste per popolare il sito di contenuti. Come fare? Raccoglile dalle email che ti arrivano, dalle chat, dalle telefonate, dalle recensioni e dalle ricerche suggerite da Google. Senza contare che puoi trovarne altre utilizzando semplici strumenti online come ad esempio answerthepublic.com.

Una volta raccolte le keywords che esplicitano le intenzioni di ricerca degli utenti, usale nei titoli e nei testi in modo naturale, come parleresti a un cliente al telefono (niente ripetizioni forzate). 

Trovate invece le domande più frequenti (e in questo Google ti aiuta), costruisci i contenuti di conseguenza: crea una pagina principale per ogni tema importante che spieghi “cosa fai, per chi e con quali benefici” e affianca articoli collegati che entrano nel dettaglio di dubbi specifici (prezzi, tempi, confronti, casi reali). 

Collega tra loro queste pagine con link interni (testi cliccabili che rimandano da una pagina all’altra) così accompagni l’utente nel suo percorso e aiuti anche Google a capire che i tuoi contenuti formano un insieme coerente e verticale.

Un sito veloce è un sito che funziona meglio

La velocità è la prima impressione che il tuo sito lascia: se carica le pagine in fretta e non “salta” mentre lo scorri, le persone restano, leggono e comprano. 

Per ottenerla, punta su un hosting rapido e affidabile, un tema leggero e pochi plugin davvero necessari.

Consiglio: se usi WordPress, abbina Gutenberg al tema Neve oppure Elementor al tema Hello. Si tratta di temi ottimizzati con cui si possono realizzare siti web bellissimi e super veloci.

Se vuoi più velocità su un sito non particolarmente brillante sotto questo aspetto, attiva una cache (una “memoria” che conserva le pagine già pronte) e, se ti rivolgi a un pubblico in nazioni diverse, una CDN (una rete di server che avvicina fisicamente i contenuti all’utente). 

Comprimi sempre le immagini e usa formati leggeri come il WebP o AVIF (un buon hosting lo farà per te), caricale alla dimensione giusta e solo dove servono (il cosiddetto lazy load, cioè il caricamento “man mano che scorri”). Sempre riguardo le immagini, rinominale con titoli parlanti e inserisci anche un alt text.

Evita video e slider pesanti nell’header. Limita gli script che bloccano la pagina (chat, pop-up, tracciamenti non essenziali) e caricali solo nelle pagine in cui servono davvero. 

La stabilità significa “niente sorprese visive”: prevedi spazi appositi per le immagini e i banner, per evitare spostamenti del layout. Usa pochi font (possibilmente embeddati direttamente sul sito e non caricati da sorgenti esterne). 

Testa tutto dallo smartphone, perché è lì che naviga la maggior parte dei tuoi clienti: se la pagina si apre in due-tre secondi al massimo e rimane fluida al tocco, sei sulla strada giusta. 

 

Navigabilità e Sicurezza del sito

E a proposito di smartphone, il consiglio è quello di progettarlo pensando prima al layout sul telefono: testi ben leggibili senza dover zoomare, bottoni grandi e distanziati per non “sbagliare tap”, moduli corti con i soli campi necessari e, quando possibile, funzioni che aiutano (ad esempio il tastierino numerico che si apre da solo per il campo telefono).

Per rendere il sito accessibile a tutti, descrivi le immagini con un testo alternativo (la breve frase che spiega cosa c’è in foto e che i lettori di schermo leggono ad alta voce), usa un buon contrasto tra testo e sfondo e assegna etichette chiare ai campi dei moduli.

Se inoltre si vuole essere in regola con l’European Accessibility Act (EAA), utilizza plugin che ti aiutino a rendere davvero accessibile a tutti il tuo sito (anche a quei potenziali clienti che hanno difficoltà). 

L’EAA si pone come obiettivo di abbattere la barriere digitali rendendo “universale” la  fruizione dei contenuti da ogni tipo di piattaforma (siti web, app).

In parallelo, cura la sicurezza e la trasparenza del sito, rendendolo sicuro sia per la navigazione che per i pagamenti.

Se il sito è sicuro sotto il punto di vista della connessione (HTTPS), in alto a sinistra del browser comparirà un  lucchetto chiuso. Questo simbolo  indica che la connessione è protetta.

Se utilizzi un cms come WordPress, mantienilo aggiornato, così come anche i plugin  utilizzati. Scegli password robuste o meglio, l’autenticazione a due fattori per l’accesso al sito. 

In questa maniera il tuo sito web offrirà un’esperienza comoda, inclusiva e affidabile: tre caratteristiche che Google premia e che i clienti apprezzano.

La cosa più importante: i contenuti

“Content is king”! Si diceva 15 anni fa e si dice ancora oggi. Sono i contenuti a far capire ai clienti chi sei e a Google perché dovresti essere mostrato per primo. 

Cosa significa, in pratica? Scrivi testi utili e chiari che rispondano subito alla domanda dell’utente (nelle prime due o tre frasi), usa un linguaggio semplice, spiega i termini tecnici quando servono, mostra esperienza concreta con esempi, numeri e casi studio reali, inserisci immagini originali e link a fonti affidabili. 

Cura titoli e sottotitoli leggibili, paragrafi brevi e un invito all’azione coerente alla fine: aiutano chi legge e migliorano la comprensione per i motori di ricerca. 

Un blog curato e aggiornato all’interno del tuo sito web è il tuo marchio di autorevolezza: pubblica con regolarità guide pratiche, risposte alle domande che ricevi ogni giorno, confronti tra soluzioni, aggiornamenti di settore; rivedi gli articoli più letti, aggiorna dati e esempi, collega tra loro i pezzi che trattano lo stesso tema. 

Così costruisci fiducia nel tempo (le persone vedono che sai di cosa parli e che mantieni le promesse) e invii a Google i segnali che contano: qualità, completezza e freschezza. Risultato? Più visite giuste, più richieste, più clienti, provenienti dal tuo sito web.

 

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