Nell’ambito dell’industria manifatturiera e della componentistica, è richiesta la massima attenzione alla protezione fisica dei materiali. In questo particolare ambito lavorativo la parola perfezione non è un optional, ma è uno standard da raggiungere e per conseguirlo è di fondamentale importanza preservare i componenti, soprattutto quelli piccoli, che richiedono un livello di attenzione ancora maggiore. Basta infatti un piccolo danno o una piccola imperfezione per incidere negativamente sulle prestazioni dei componenti.

Nei seguenti paragrafi parliamo nello specifico di come gestire in modo sicuri elementi piccoli, come guarnizioni, viti e altri ancora, per evitare smarrimenti o contaminazioni. 

La cura dei dettagli: protezione fisica nella catena del valore

Nell’industria manifatturiera e nella componentistica, ogni singolo passaggio è uno step cruciale che determina la qualità del prodotto finito. In questo contesto diventa essenziale la protezione fisica dei materiali e in particolare di componenti meccanici di precisione, parti plastiche stampate o elementi elettronici sensibili che sono spesso il risultato finale di processi costosi e sofisticati. Bisogna preservare la loro integrità per evitare danni che, oltre a rendere inutilizzabile il componente, potrebbero comprometterne la funzionalità, l’estetica o la sicurezza.

Un urto durante il trasporto interno, un graffio o l’esposizione a polvere, umidità o agenti corrosivi: basta una di queste negligenze per trasformare un componente perfettamente funzionante in uno scarto. Oltre alla perdita economica, bisogna considerare tutte le criticità che impattano negativamente: ritardi nella produzione, necessità di riordinare il materiale o il componente, costi aggiuntivi per lo smaltimento e, nei casi peggiori, il rischio di immettere sul mercato un prodotto non conforme, con tutti i rischi derivanti per la sicurezza dei consumatori e il negativo ritorno d’immagine per l’azienda.

La protezione fisica va quindi intesa come una forma di investimento preventivo, che ottimizza l’uso delle risorse e garantisce che ogni elemento arrivi alla sua postazione di montaggio nelle condizioni ottimali per le quali è stato progettato.

La gestione sicura degli elementi minuti

La gestione di elementi minuti risulta particolarmente complessa ed estremamente critica. Elementi come guarnizioni, viti speciali, o-ring, rondelle, fermi, connettori o piccoli accessori plastici rappresentano l’ossatura di qualsiasi prodotto. Questi componenti, a causa delle loro dimensioni ridotte, sono soggetti a due problematiche: lo smarrimento e la contaminazione. Perdere una singola vite per un neofita del settore può sembrare un problema secondario, ma in una linea di assemblaggio ad alta velocità può determinare lo stop dell’intera produzione per rintracciare il pezzo mancante o comunque trovarne il sostituto.

 

Altro rischio non visibile ad occhio nudo, ma potenzialmente devastante, è la contaminazione. Polvere, residui metallici, grasso o altre particelle possono depositarsi su una guarnizione, compromettendone la tenuta ermetica, o interferire con i delicati contatti di un componente elettronico. In settori come l’automotive, l’elettronica, il medicale o l’aerospaziale, dove la precisione è al millimetro, un o-ring contaminato o una vite con le specifiche errate può provocare malfunzionamenti gravi e costosi richiami del prodotto. La gestione della minuteria richiede quindi sistemi che contengono fisicamente i pezzi e che li isolino dall’ambientazione circostante, evitando qualsiasi tipo di contaminazione.

Conservare in modo chiaro e intelligente

Per contrastare efficacemente queste problematiche e preservare il perfetto funzionamento dei componenti piccoli, prodotti come i sacchetti con chiusura a pressione rappresentano una soluzione molto efficace, versatile ed economica. Questi strumenti sono realizzati in polietilene trasparente, resistente e flessibile e consentono di identificare visivamente il contenuto, senza necessità di essere aperti. Tutto questo si traduce in un’ottimizzazione dei tempi, cruciale in un mercato che deve essere sempre più veloce per risultare competitivo. Inoltre si riduce la manipolazione dei componenti, prevenendo la contaminazione o la perdita.

La principale caratteristica di questi sacchetti è proprio la chiusura a pressione riutilizzabile, che crea una barriera quasi ermetica che protegge efficacemente il contenuto da polvere, umidità e sporcizia, preservando l’integrità e la pulizia della minuteria. Il vero punto di forza di questi strumenti risiede nell’impatto positivo che hanno sui processi operativi.

Questi sacchetti infatti sono la soluzione ideale per implementare le cosiddette strategie di “kitting”, cioè la preparazione di kit di assemblaggio pre-confezionati. Non servono operatori che prelevano viti, guarnizioni e altri piccoli pezzi da contenitori diversi, col serio rischio di commettere un errore o di perdere tempo, ma è sufficiente preparare un sacchetto contenente l’esatta quantità di ogni componente necessario per una specifica fase di montaggio.

Questo approccio, che soddisfa i requisiti sempre più esigenti dell’industria moderna, annulla quasi completamente gli errori in fase di picking, velocizza le operazioni di linea e semplifica la gestione delle scorte. I sacchetti con chiusura a pressione sono anche etichettabili con codici a barre, QR code o semplici descrizioni, risultando strumenti strategici per un magazzino e una produzione più intelligenti, ordinati e performanti.

 

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