La scelta dello spessore di un materasso matrimoniale in memory foam è spesso sottovalutata, ma incide in modo decisivo sulla qualità del sonno, sul comfort percepito e sulla durata del prodotto. Negli ultimi anni il mercato ha visto un’esplosione di modelli compresi tra i 24 e i 30 cm di altezza, segno di una crescente attenzione al supporto ergonomico e al benessere notturno.
Capire perché pochi centimetri di differenza possano cambiare così tanto l’esperienza di riposo è cruciale per famiglie, coppie e professionisti che desiderano investire in modo consapevole nel proprio sonno, evitando acquisti dettati solo dal prezzo o da mode del momento.
Scenario: come si è arrivati allo standard dei 24–30 cm
In Italia, fino a circa quindici-venti anni fa, il materasso medio aveva uno spessore più contenuto, spesso tra i 16 e i 22 cm, con prevalenza di prodotti a molle tradizionali o in poliuretano semplice. Con la diffusione del memory foam, a partire dagli anni 2000, i produttori hanno progressivamente aumentato gli spessori, introducendo strutture multistrato pensate per distribuire meglio i pesi e ottimizzare la postura durante il sonno.
Oggi il segmento del materasso in Memory foam per il letto matrimoniale tende a concentrarsi nella fascia 24–30 cm per una combinazione di fattori:
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migliore stratificazione dei materiali (strato di comfort in memory + strati di supporto differenziato);
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maggior capacità di accogliere pesi differenti tra i due partner;
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aspettativa di durata più alta da parte dei consumatori;
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tendenza estetica verso un letto più “importante” e visivamente consistente.
Secondo diverse ricerche di settore diffuse da associazioni europee del bedding negli ultimi anni, il memory foam copre ormai una quota significativa del mercato dei materassi matrimoniali, con una crescita annua stimata nell’ordine di alcuni punti percentuali, trainata anche dall’ecommerce e dai brand nativi digitali.
Fisiologia del sonno e spessore del materasso
Il sonno efficace richiede un equilibrio tra accoglienza e sostegno: la colonna vertebrale deve mantenere una posizione il più possibile neutra, mentre spalle e bacino, soprattutto nel sonno di lato, devono potersi “immergere” quel tanto che basta per evitare punti di pressione e compressioni articolari.
Dal punto di vista biomeccanico, uno spessore di 24–30 cm consente ai produttori di modulare meglio questo equilibrio. In genere, il materasso viene costruito con:
– uno strato superficiale (comfort) in memory foam, spesso tra i 4 e i 7 cm, che si adatta progressivamente al profilo del corpo grazie alla sensibilità termica e alla lentezza di ritorno;
– uno o più strati intermedi di transizione, con densità e portanza diverse, per accompagnare la distribuzione del peso;
– uno strato di base ad alta densità, responsabile del sostegno profondo e della stabilità nel tempo.
In uno spessore totale inferiore (ad esempio 18–20 cm), gli strati devono per forza essere più sottili, riducendo le possibilità di personalizzazione della risposta del materasso e aumentando il rischio che il corpo “arrivi” rapidamente alla base rigida, con un comfort percepito meno progressivo.
Perché 24 cm non sono 30 cm: cosa cambia davvero
All’interno della fascia 24–30 cm, la differenza non è solo estetica o psicologica. Dal punto di vista tecnico, passare da 24 a 30 cm permette:
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un incremento della stratificazione: più livelli di schiume con densità diverse;
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una maggiore “riserva elastica”: il materasso lavora meglio anche sotto carichi elevati (persone pesanti, coppie con forte differenza di peso);
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una migliore stabilità nel tempo: il cedimento progressivo viene ammortizzato da uno spessore più generoso.
Per una coppia con peso medio-alto o con un partner oltre i 90–100 kg, la differenza tra un 24 e un 28–30 cm può tradursi in una minore sensazione di “arrivare in fondo” e in un supporto più coerente nel corso della notte. Per persone più leggere (ad esempio entrambi sotto i 65–70 kg), un 24 cm ben progettato può già offrire un comfort elevato, purché la composizione interna sia adeguata.
Dati e statistiche: cosa dicono il mercato e la ricerca
Le ricerche sul sonno condotte in Europa negli ultimi anni mostrano alcune tendenze ricorrenti che aiutano a collocare il tema dello spessore in un quadro più ampio.
Secondo un’indagine europea recente sul sonno, una quota significativa di persone riporta disturbi legati a dolori muscolo-scheletrici al risveglio (in particolare zona lombare e cervicale). Studi clinici indicano che un sistema letto adeguato (materasso + rete) può ridurre sensibilmente la percezione del dolore in soggetti con lombalgia cronica, specialmente quando il sostegno è calibrato in funzione del peso e della posizione di riposo abituale.
In parallelo, i report di associazioni di produttori europei segnalano che:
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la quota di materassi alti 24–30 cm è in costante crescita, soprattutto nel segmento matrimoniale;
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i modelli sotto i 20–22 cm tendono a concentrarsi nella fascia di prezzo più bassa e spesso sono associati a una durata inferiore;
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la soddisfazione post-acquisto, misurata tramite questionari dei rivenditori, è più elevata tra chi ha scelto materassi di fascia media-alta di spessore maggiore, specie oltre i 25–26 cm.
In Italia, dove la permanenza a letto media si aggira intorno alle 7 ore per notte secondo indagini nazionali sullo stile di vita, l’investimento in un sistema di riposo adeguato assume una rilevanza concreta: si tratta di oltre 2.500 ore all’anno trascorse sul materasso. In questo contesto, qualche centimetro in più può fare una differenza misurabile sulla distribuzione delle pressioni e sulla qualità del recupero fisico.
Come incide lo spessore sul comfort percepito
Il comfort percepito è il risultato di diversi fattori integrati: densità delle schiume, rigidità complessiva, climatizzazione, ma lo spessore svolge un ruolo di cerniera fra questi elementi.
Passando da un materasso in memory foam di 20–22 cm a uno di 24–30 cm, gli effetti tipici sono:
1. Maggiore profondità di accoglienza
Il corpo affonda in modo più graduale. Nei modelli ben progettati, si riducono i cosiddetti “punti di pressione” su spalle, bacino e ginocchia, spesso responsabili di micro-risvegli notturni e cambi di posizione frequenti. Questo è particolarmente rilevante per chi dorme di lato o per chi ha una corporatura robusta.
2. Migliore isolamento tra i partner
Uno spessore maggiore, accompagnato da un buon strato di base, contribuisce a limitare la trasmissione dei movimenti da un lato all’altro del materasso. Nel caso di coppie con abitudini diverse (uno si gira spesso, l’altro è più statico), i 2–4 cm extra possono aiutare a “disaccoppiare” meglio le zone di riposo.
3. Percezione di stabilità e “pienezza”
A livello psicologico, un materasso più spesso viene spesso percepito come più solido e strutturato. Ma non si tratta solo di percezione: uno spessore di 28–30 cm, se costruito con materiali di qualità, offre una base più resistente all’assestamento nel tempo, mantenendo più a lungo le caratteristiche originarie di sostegno.
Spessore e caratteristiche della coppia: peso, postura, abitudini
La scelta tra un materasso in memory foam da 24, 26, 28 o 30 cm non può prescindere dalle caratteristiche specifiche della coppia che lo utilizzerà.
Peso corporeo complessivo e differenza di peso
Per coppie con peso medio-basso (ad esempio 60–70 kg a persona), uno spessore di 24–26 cm con una buona stratificazione può essere sufficiente per garantire un’ergonomia corretta. Se però uno dei due partner supera i 90–100 kg, un materasso più spesso (28–30 cm) tende a offrire:
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una maggiore capacità di accogliere il peso senza “toccare” gli strati più rigidi in modo troppo rapido;
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una risposta più differenziata tra le due metà del letto, riducendo i dislivelli percepiti.
Posizione di sonno prevalente
Chi dorme prevalentemente di lato necessita di uno spessore di memory e di un’elasticità complessiva in grado di accogliere spalle e bacino. Uno spessore totale di 26–30 cm, con strato di memory adeguato, generalmente facilita questo adattamento.
Chi dorme supino può trovarsi bene anche con 24–26 cm, a patto che il sostegno lombare sia ben calibrato. Per chi dorme prono, invece, è consigliabile prestare particolare attenzione alla rigidità complessiva per evitare eccessive iperestensioni della colonna lombare, più che inseguire esclusivamente un grande spessore.
Rischi e criticità di una scelta sbagliata di spessore
Optare per uno spessore inadeguato può generare una serie di conseguenze pratiche, non sempre immediatamente visibili al momento dell’acquisto, ma che emergono nel medio periodo.
1. Cedimenti prematuri e perdita di supporto
Un materasso troppo sottile, specie se utilizzato da coppie con peso combinato elevato, tende a “stancarsi” prima: gli strati interni vengono compressi oltre il loro range ottimale, accelerando l’usura. Questo si traduce in avvallamenti localizzati (le classiche “fosse”) e in un peggioramento della postura durante il sonno.
2. Dolori muscolo-scheletrici
Una scelta di spessore non coerente con peso e postura può accentuare o favorire dolori a schiena, spalle e anche. Se il materasso è troppo sottile e rigido, il corpo non riesce ad “affondare” nei punti giusti; se è spesso ma con materiali troppo cedevoli e non ben strutturati, la colonna perde l’allineamento fisiologico, soprattutto in zona lombare.
3. Micro-risvegli e sonno frammentato
Punti di pressione e movimenti non ammortizzati possono generare micro-risvegli frequenti, spesso non pienamente percepiti ma registrati dal corpo come interruzioni del sonno profondo. Nel lungo periodo, questo può refl ettersi su stanchezza diurna, calo di concentrazione e irritabilità.
4. Incompatibilità con la rete o con il letto
Uno spessore molto elevato, se non valutato in relazione alla rete e alla struttura del letto, può creare problemi di altezza complessiva o di ergonomia rispetto al bordo del materasso. Allo stesso tempo, reti obsolete o troppo cedevoli possono vanificare i vantaggi di uno spessore maggiore, riducendo l’effetto di supporto integrato.
Opportunità e vantaggi di uno spessore ben calibrato
Al contrario, scegliere con attenzione lo spessore del materasso in memory foam per il letto matrimoniale offre una serie di benefici tangibili.
1. Qualità del sonno e benessere quotidiano
Un materasso correttamente dimensionato riduce i punti di pressione, migliora la circolazione periferica durante la notte e diminuisce il numero di cambi di posizione involontari. Nel tempo, questo si traduce in un sonno più profondo e ristoratore, con ricadute positive sulla produttività lavorativa, sull’umore e sulla capacità di recupero fisico.
2. Durata e sostenibilità dell’investimento
Uno spessore compreso tra 24 e 30 cm, sostenuto da materiali di qualità, tende a garantire una maggiore stabilità delle prestazioni nel corso degli anni. In una prospettiva di medio-lungo termine, investire in qualche centimetro in più, quando giustificato dalle esigenze della coppia, può risultare più conveniente che sostituire un materasso troppo sottile dopo pochi anni per cedimenti evidenti.
3. Migliore adattabilità a cambiamenti futuri
La vita delle persone cambia nel tempo: variazioni di peso, infortuni, trasformazioni nelle abitudini di sonno o nell’assetto familiare. Un materasso con uno spessore “robusto” e una struttura a più strati ha maggiori possibilità di adattarsi a queste evoluzioni senza diventare rapidamente inadatto.
Spessore, materiali e normative di sicurezza
Lo spessore non è l’unico indicatore di qualità. È fondamentale considerarlo insieme a materiali, certificazioni e conformità alle normative vigenti in tema di sicurezza e igiene dei prodotti di arredo.
In Europa, i materassi devono rispettare una serie di standard relativi a:
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sicurezza dei materiali (assenza o limitazione di determinate sostanze potenzialmente nocive);
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reazione al fuoco e comportamento dei tessuti in caso di incendio, secondo le normative nazionali ed europee applicabili;
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requisiti di etichettatura (composizione, istruzioni di manutenzione, indicazioni del produttore).
Molti produttori adottano certificazioni volontarie per attestare la bassa emissione di composti organici volatili e la sicurezza dei materiali a contatto con la pelle. In questo quadro, uno spessore maggiore non deve essere confuso con una maggiore sicurezza se non è accompagnato da controlli e standard adeguati.
Per i consumatori italiani, è utile verificare la presenza di certificazioni riconosciute a livello europeo e nazionale, oltre alla presenza di garanzie chiare sulla durata nel tempo delle caratteristiche strutturali del materasso. Lo spessore, da solo, non può sopperire a materiali di scarsa qualità o a processi produttivi non controllati.
Criteri pratici per scegliere lo spessore: linee guida operative
Per passare dalla teoria alla pratica, è utile adottare alcuni criteri di base. Non si tratta di regole assolute, ma di linee guida ragionate.
1. Valutare peso e abitudini della coppia
In generale:
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coppie con peso medio-basso e senza particolari problemi articolari: possono orientarsi su 24–26 cm, se la struttura è di qualità;
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coppie con uno o entrambi i partner sopra i 90 kg, o con marcata differenza di peso: spesso beneficiano di 26–30 cm, con base portante ben dimensionata;
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chi dorme prevalentemente di lato e ha spalle ampie o bacino pronunciato: potrebbe trovare maggiore comfort in uno spessore verso i 28–30 cm con adeguato strato di memory.
2. Considerare la rete e la struttura del letto
Lo spessore ideale deve integrarsi con la rete (a doghe fisse, ammortizzate, motorizzate) e con l’altezza del giroletto. Un materasso molto spesso su una rete molto alta può rendere scomodo sedersi e alzarsi dal letto, specialmente per persone anziane o con problemi di mobilità. Al contrario, uno spessore troppo ridotto su una rete bassa può penalizzare la percezione di comfort e la praticità quotidiana.
3. Analizzare composizione interna e densità delle schiume
Uno spessore di 28–30 cm costruito con schiume eccessivamente morbide e poco dense può offrire un comfort iniziale piacevole ma degradare rapidamente. È preferibile un equilibrio tra spessore e qualità dei materiali, verificando, quando possibile, la densità del memory foam e del supporto inferiore, nonché la presenza di zone a portanza differenziata.
4. Verificare le garanzie nel tempo
Un produttore serio dovrebbe indicare una garanzia strutturale sul materasso (spesso 8–10 anni nel segmento di qualità), specificando le condizioni relative agli avvallamenti permanenti. Uno spessore maggiore ha senso se supportato da una reale capacità del prodotto di mantenere le proprie caratteristiche per la durata indicata.
Il ruolo del materasso matrimoniale in memory foam nel progetto complessivo della camera
La scelta dello spessore del materasso non è solo una questione tecnica, ma si inserisce in un progetto più ampio di ergonomia domestica. Un materasso in memory foam per il letto matrimoniale di 24–30 cm incide su:
Altezza complessiva del piano di riposo
Un piano di riposo troppo basso costringe le ginocchia e la schiena a sforzi maggiori per alzarsi; uno eccessivamente alto può creare insicurezza in alcune persone. La combinazione rete+materasso dovrebbe posizionare il piano di seduta intorno a un’altezza che consenta di appoggiare i piedi a terra senza fatica.
Impatto estetico
Materassi di 28–30 cm conferiscono un aspetto più “importante” al letto, più simile agli standard degli hotel di fascia medio-alta. Questo può essere un elemento da considerare nel design complessivo della camera, soprattutto in ambienti ampi o in presenza di testiere imbottite.
FAQ: domande frequenti sullo spessore del materasso in memory matrimoniale
Uno spessore maggiore è sempre migliore?
Non necessariamente. Uno spessore maggiore offre più margine di stratificazione e una migliore “riserva” di sostegno, ma deve essere accompagnato da materiali di qualità e da una progettazione coerente. Per alcune persone leggere, un buon 24–26 cm può essere perfettamente adeguato; per altre, soprattutto con peso elevato o problemi articolari, è preferibile un 28–30 cm ben costruito.
Un materasso troppo spesso può creare problemi?
Sì, se non è compatibile con la rete e con l’altezza del letto. Può risultare scomodo entrare e uscire dal letto e, in assenza di una base adeguata, lo spessore extra rischia di non essere sfruttato correttamente. Inoltre, se lo spessore è ottenuto usando solo schiume morbide e poco dense, si può andare incontro a cedimenti precoci.
Quanto incide lo spessore sulla durata del materasso?
Lo spessore, da solo, non determina la durata, ma contribuisce: uno spessore maggiore con una buona base portante tende a distribuire meglio i carichi e a ritardare l’insorgenza di avvallamenti, specialmente con pesi elevati. Tuttavia, la qualità delle schiume, la densità del memory, la rete utilizzata e la manutenzione complessiva restano fattori decisivi per la longevità del materasso.
Conclusioni operative: come orientarsi tra 24 e 30 cm
La scelta dello spessore ideale per un materasso matrimoniale in memory foam non può essere ridotta a una semplice questione di “più è alto, meglio è”. Il range 24–30 cm rappresenta oggi una fascia tecnicamente solida, in cui i produttori possono lavorare con stratificazioni complesse e supporti calibrati. All’interno di questo intervallo, però, la decisione dovrebbe essere guidata da criteri oggettivi: peso e abitudini della coppia, posizione prevalente di sonno, condizioni articolari, rete esistente, aspettative di durata.
Per chi desidera un equilibrio tra comfort, ergonomia e durata nel tempo, acquistare un materasso in Memory foam per il letto matrimoniale con spessore compreso tra 24 e 30 cm, valutato alla luce dei parametri sopra descritti, rappresenta oggi una scelta razionale e consapevole. È consigliabile prendersi il tempo necessario per analizzare le specifiche tecniche, confrontare densità e composizioni, e riflettere sulla propria realtà quotidiana: qualche centimetro in più o in meno, scelto con criterio, può tradursi in anni di sonno migliore e di benessere percepito ogni mattina.