L’architettura di una città ha un ruolo fondamentale perché dona a questa un’identità precisa.
Spesso i centri urbani più antichi, in particolare quelli che hanno conservato nel tempo edifici che testimoniano secoli di storia, presentano zone con architetture di diverso tipo che corrispondono ai differenti periodi, raccontando l’evoluzione urbana della città.
A Torino gli architetti sono stati in grado di trasformare il tessuto urbano, plasmando l’identità architettonica della città, specie nel creare spazi capaci di favorire l’interazione sociale, la cultura e l’arte pubblica.
Quest’ultima oltre a creare un forte impatto per originalità, bellezza o provocazione diventa spesso materia di discussione e di coinvolgimento diretto dei cittadini che si possono trovare a fare comunità anche in grandi centri urbani.
Scopriamo come più di un architetto a Torino abbia contribuito alla trasformazione urbana per rendere la città più vivibile e un luogo di incontro sociale oltre che teatro di eventi culturali per tutti.
L’Architettura di Torino come motore di trasformazione urbana
Le trasformazioni urbane a Torino, dettate dalle scelte architettoniche, consistono specie negli ultimi anni in interventi infrastrutturali di riqualificazione urbana e ambientale, volti alla creazione di nuovi insediamenti, relativamente al sistema produttivo e commerciale, oltre che culturale, del tempo libero, dello sport e della ricettività.
Gli spazi realizzati, magari in aree già ben note ai torinesi, hanno non solo restituito un volto rinnovato alla città, ma hanno anche dato la possibilità di creare posti capaci di favorire l’incontro, la cultura e l’arte pubblica.
Tra gli esempi più interessanti ci sono Piazza Castello, Piazza Vittorio Veneto e il Parco del Valentino. Questi tre luoghi sono famosi perché punti in cui i torinesi si ritrovano per il piacere di un semplice incontro o per partecipare ad eventi culturali, concerti e mostre d’arte.
La conformazione di questi spazi è estremamente versatile ed è stata progettata da più di un architetto a Torino per accogliere e valorizzare tutte le attività che li animano.
Il capoluogo piemontese ha visto, oltre alla creazione di nuovi spazi pubblici, anche un’enorme innovazione grazie alla riqualificazione di aree industriali ormai dismesse. Gli esempi più interessanti sono la conversione del Lingotto, per decenni uno dei principali stabilimenti di produzione della FIAT, in centro multifunzionale e il recupero degli spazi della Darsena. Sono progetti interessanti e importanti per la città perché dimostrano la possibilità di dare nuova vita ad ex siti industriali, trasformandoli in vivaci luoghi per la vita della comunità cittadina.
La riqualificazione urbana è presente anche in progetti di prossima realizzazione come quello approvato recentemente per un’area della città storica, Borgo Dora, con il fine di valorizzarla e renderla più bella e vivibile.
Oggi un architetto a Torino opera guardando al futuro della città. Per questo l’attenzione alla sostenibilità ambientale è diventata uno dei pilastri della progettazione urbana. Una caratteristica che si può riscontrare nella costruzione di spazi verdi ben studiati nella loro collocazione, nell’uso di materiali eco-friendly e nell’adozione di soluzioni architettoniche a basso impatto ambientale.
Arte pubblica come elemento chiave nella rivitalizzazione urbana
L’arte pubblica è un elemento essenziale nel tessuto urbano delle nostre città.
Essa si fonda sull’idea di coinvolgere l’intero territorio su cui sorge, incoraggiando la partecipazione e l’inclusione.
Questa forma d’arte ha la peculiarità di offrire ai cittadini l’opportunità di immergersi negli spazi urbani e di vivere da vicino le trasformazioni dei luoghi in cui risiedono.
Ecco un esempio interessante che può definire meglio questo concetto.
Piazza Castello a Torino: un modello di spazio urbano vivace
Piazza Castello costituisce un esempio interessante per quanto riguarda l’arte pubblica a Torino perché rappresenta uno spazio urbano vivace e vivibile.
Molte le trasformazioni avvenute nel corso del tempo in questa piazza ideata da Ascanio Vitozzi e realizzata ai tempi di Carlo Emanuele I, nei primi anni del 1600, insieme ad altri lavori pianificati per dare un volto rinnovato alla Torino di quell’epoca.
Diventata nel ‘900 una grande rotonda per automobili, negli anni ‘90 è entrata in un ampio programma di riqualificazione cittadino che prevedeva per quest’area un tipo di utilizzo totalmente diverso.
Resa pedonabile, è diventata un luogo vivibile e ideale punto di incontro per i cittadini. Grazie al suo restyling la piazza è diventata inoltre teatro di eventi come quelli organizzati in occasione dei Giochi Olimpici invernali nel 2006 e di tante altre manifestazioni pubbliche.
Oggi Piazza Castello è un punto di incontro per la comunità locale, un luogo vivo grazie ad una ricca programmazione culturale, perfetto dunque come vetrina per l’espressione dell’arte pubblica.
Abbiamo dunque capito quale ruolo strategico abbia oggi un architetto a Torino perché capace, tramite il proprio lavoro, di dare nuova vita a spazi altrimenti degradati se non addirittura abbandonati, come nel caso di ex aree industriali.
Se stai valutando progetti di arte urbana e stai cercando un architetto a Torino puoi avvalerti della competenza dello Studio di architettura Veronica Patta che si distingue per la ricerca di soluzioni innovative e creative, attraverso la sperimentazione di materiali e tecnologie moderne, sempre però nel rispetto del contesto storico e paesaggistico e nell’ottica della valorizzazione delle risorse locali.