Mindfulness: cos'è e come specializzarsi in questa disciplina? I consigli, anche fiscali, per diventare un professionista

La mindfulness è una disciplina oggi molto conosciute a praticata, anche in Italia. Permette di eliminare lo stress, di alleviare ansie, paure e preoccupazioni e di vivere il presente con più consapevolezza. È proprio questa la chiave della pratica: essere qui e ora, imparare a conoscersi meglio e senza affanni tipici della vita moderna. Chiunque può praticare la mindfulness, ci sono anche corsi per bambini e anziani, ed è anche semplice diventare istruttore professionista. Ma come fare? Scopri qui tutto quello che devi sapere sulla mindfulness con qualche accenno all’assistente fiscale per i neo professionisti come spiegato sul blog di Fiscozen.

Cos’è la mindfulness e come si pratica

La mindfulness prende in un certo senso ispirazione dai dettami meditativi del Buddhismo. Si tratta di pratiche adatte e versatili e che sono perfette per la vita moderna, anzi sono oggi fondamentali per vivere meglio. Come detto, la chiave della mindfulness è la consapevolezza, vivere il momento presente, il qui e ora senza giudicare e giudicarsi. Questa tecnica non è da confondersi con le tecniche di rilassamento, lo scopo non è svuotare la mente, non è un mezzo per accettare tutto ciò che ci succede e che magari ci fa anche soffrire. Le sessioni di mindfulness si possono praticare anche da soli, ma all’inziizo è sempre bene farsi guidare da un maestro professionista che saprà spiegare ogni step al meglio. Per esempio potrai sederti su una sedia, un divano, oppure sdraiarti, chiuderai gli occhi e porterai l’attenzione sul respiro diventando consapevole di ciò che sei e di cosa stai facendo. Certo, non è immediato comprendere subito la mindfulness fino in fondo e dè per questo che un master di affiancamento è ciò che serve.

Come diventare insegnante di mindfulness professionista

Come diventare un maestro professionista di mindfulness? Indubbiamente prima dovrai fare delle’spereinza, affidarti tu stesso ad una bile insegnante e poi seguire corsi specifici per poter abilitarti come istruttore. Al contrario di molte altre professionisti non ti servirà avere un diploma superiore o un percorso di studi ad hoc, ma dovrai comunque scegliere i giusti percorsi teorici e pratici. Online e presso studi olistici troverai tantissime proposte da svolgersi in e-learning o di persona. Il consiglio è quello di non fermarsi ad un corso solo ma di frequentarne più di uno, di interfacciarsi con maestri diversi per carpire da ciascuno qualche dettaglio che ti servirà nel lavoro. La mindfulness è una pratica relativamente nuova in Italia ma ci sono già centri specializzati autorevoli dove poter muovere i primi passi. Fatto questo potrai aprire la partita IVA e lavorare in proprio o appoggiandoti a dei centri benessere o fitness, ma non trascurare nemmeno questi dettagli pratici oggi fondamentali per il lavoro.

Consigli pratici e fiscali per l’insgenenate di mindfulness

Diventare insegnante professionista di mindfulness vuol dire anche essere in regola a livello fiscale e burocratico. Il primo step è quello di informarti nel dettaglio sulla tua posizione e cercare, grazie a dei professionisti del settore, la soluzione più adatta a te. Troverai soluzioni anche low-cost ma autorevoli come quelle proposte da Fiscozen, che mettono a disposizione un assistente fiscale personale capace di seguirti e affiancarti nella professione. L’attività di insegnante di mindfulness sarà così redditizia, sicura anche in termini pensionistici e sarai certamente tra i maestri più papabili qualora tu volga collaborare con aziende sportive, olistiche o in generale ricettive. Sì, perché si predilige sempre l’assunzione di insegnanti con partita IVA e che sono in regola fiscalmente, e potrai entrare di diritto anche in associazioni di mindfulness ed essere riconosciuto a tutti gli effetti come professionista del settore.

Di celeste