Pasta di Gragnano igp: nessuna crisi per la pasta di alta qualità

L’ultimo anno è stato economicamente molto difficile per tantissimi comparti ma soprattutto per quelli legati al turismo e alla ristorazione. Chiaramente oltre alle attività direttamente coinvolte in questi settori, ci sono da considerare anche i fornitori di prodotti e servizi indirettamente coinvolti, un autentico bagno di sangue che non ha risparmiato nessuno, o quasi.

Tra i pochissimi esenti dagli effetti della pandemia vi è il comparto della pasta di Gragnano.

Nonostante sia ampiamente utilizzata nei ristoranti di tutto il mondo, questo prodotto ha saputo costruirsi un mercato florido composto dai consumatori finali che, durante il lockdown, è cresciuto aumentando la richiesta tale non solo da sopperire all’assenza della ristorazione, ma facendo registrare addirittura una crescita rispetto all’epoca pre-covid.

Cos’è la pasta di Gragnano igp

Per chi ancora non la conoscesse, si tratta di una pasta di alta qualità prodotta nel comune di Gragnano, in provincia di Napoli, le cui caratteristiche peculiari sono la trafilatura al bronzo che dona alla pasta una spiccata rugosità, e la lenta essiccazione a basse temperature. Quest’ultima fa si che la pasta mantenga tutte le qualità organolettiche della semola utilizzata.

Sebbene non tutte le paste di Gragnano igp siano di pari livello a causa del disciplinare di produzione forse poco stringente (consente di utilizzare anche semole non italiane e tempi di essiccazione che oscillano tra le 4 e le 60 ore), vi sono molti pastifici che producono in un ottica di qualità assoluta, onorando la nomea che questo prodotto si è guadagnato nell’arco dei secoli.


Nel complesso, quindi, la pasta di Gragnano igp risulta molto più profumata e saporita rispetto ad una pasta commerciale comune. Chiaramente risulta mediamente molto più costosa rispetto ad un prodotto commerciale.

I motivi della crescita durante la pandemia

Laddove si è registrata una contrazione globale, il comparto della pasta di Gragnano igp ha visto un incremento. I motivi sono diversi, vediamoli di seguito.

Semplice e comoda reperibilità online

Un altro effetto della pandemia è stato il boom dell’e-commerce, non potendo e non volendo uscire di casa, gli acquisti effettuati via internet sono stati una manna dal cielo grazie alla comodità, rapidità e sicurezza (i corrieri effettuavano la consegna sull’uscio di casa senza un contatto diretto).
Ecco, quindi, che anche la pasta di Gragnano igp venduta da SaporideiSassi.it, ad esempio, ha avuto un incremento esponenziale raggiungendo in 24-36 ore ogni angolo del nostro Paese.

Ristoranti chiusi

Paradossalmente l’impossibilità di recarsi al ristorante, pare abbia giovato perché tutti i pasti sono stati consumati in casa e il budget risparmiato a scapito dei ristoratori lo si è riversato nell’acquisto di prodotti migliori rispetto a quelli mediamente consumati.
Insomma “se proprio non possiamo andare al ristorante, cerchiamo di mangiare meglio a casa”, questo pare sia stato il concetto.

Più tempo per cucinare

Per preparare degli ottimi pranzi è necessario il giusto tempo, qualcosa che durante il lockdown certamente non è mancato a nessuno. E’ stata l’occasione per riscoprire le ricette della cucina mediterranea con alla base la buona pasta.

L’incidenza dei social media

Anche i social hanno avuto il loro ruolo, durante la pandemia il loro uso è cresciuto incredibilmente, non dovendo lavorare. La gente ha passato diverse ore della giornata tra i fornelli di casa e quasi altrettante sui vari social pubblicando quanto preparato e attendendo like e commenti di amici e parenti. Qualche esempio? Ecco qui alcuni post instagram relativi alla pasta di Gragnano.